
C’è un luogo in Abruzzo dove il passato risuona tra le pietre e le melodie del mondo si intrecciano come fili invisibili. È il chiostro dell’ex Convento dei Minori Osservanti di Pacentro, gioiello nascosto del borgo tra i più belli d’Italia. Qui, per la seconda edizione di VOCI&VOCI – Festival di Arte Vocale e Strumentale, la musica torna a farsi racconto, emozione, ponte tra culture. Il 29 luglio alle 21.30 andrà in scena un concerto che promette un’esperienza sonora fuori dal comune. Si intitola “Origines – Adios Granada” ed è il frutto dell’incontro di due strumenti apparentemente lontani: il flauto di Pan della rumena Jeanne Gollut e la chitarra classica dello svizzero-italiano Alessio Nebiolo. Due musicisti uniti da una visione comune: riportare alla luce le radici popolari che hanno ispirato i grandi compositori tra ‘800 e ‘900. Il programma abbraccia la Spagna di Granados, la Romania di Bartók, l’Argentina di Piazzolla, la Macedonia delle danze popolari. Un viaggio musicale che attraversa l’Atlantico e sfuma i confini tra classico e popolare. Il risultato è una narrazione sonora intensa, calda, che sa di terra e di nostalgia.
Jeanne Gollut è oggi una delle maggiori interpreti europee del flauto di Pan. Ha calcato i palcoscenici di tutta Europa, incantando il pubblico anche in grandi eventi internazionali come la Fête des Vignerons e in trasmissioni in eurovisione.
Alessio Nebiolo, chitarrista dal curriculum monumentale, ha già superato i 1000 concerti in 24 paesi. Vanta collaborazioni con orchestre, festival di fama mondiale e brani originali scritti appositamente per lui. Il suo nome è legato al celebre “Concierto de Aranjuez”, di cui è uno degli interpreti più apprezzati.
Il direttore artistico del festival, Guido Galterio, ci ricorda perché eventi come questo sono essenziali: “I borghi come Pacentro hanno un patrimonio culturale immenso, ma fragile. Solo attraverso la cultura possono rinascere, attirare persone, creare nuove comunità. È l’unico modo per restare vivi”. VOCI&VOCI è sostenuto dal Ministero della Cultura, dall’Associazione Euterpe e da realtà musicali del territorio come la Camerata Musicale Sulmonese e il Coro Maschile Majella, con il patrocinio del Comune di Pacentro. E il festival continua: il prossimo appuntamento è per il 3 agosto con la magia del cinema muto. Sarà proiettato “A Santanotte”, dramma passionale firmato da Elvira Notari, pioniera del cinema italiano e prima regista donna della storia. Il film sarà accompagnato dal vivo al pianoforte dal M° Fabrizio Romano. A Pacentro, l’estate è una sinfonia che parla tutte le lingue del cuore.









