
Settembre, nella Valle Peligna, profuma di erba bagnata e suoni antichi. È il mese in cui il passo lento delle greggi incontra il ritmo delle comunità e le piazze si riempiono di cibo, racconti, musica e memoria. Torna anche quest’anno “La Pascolata – Pecore, Pastori & Dintorni”, giunta alla sua quarta edizione, con due weekend (19-20-21 e 27-28 settembre) che promettono un viaggio nel cuore della cultura agropastorale abruzzese. L’idea nacque qualche anno fa da tre amici, Valter, Gianni e Fabio, con la voglia di restituire alla comunità un dono: ricordare quanto il mestiere del pastore, la pecora e i prodotti della nostra terra siano parte essenziale della nostra identità. Da allora la manifestazione è cresciuta, diventando un appuntamento atteso, capace di mescolare tradizione e innovazione. Il programma è ricchissimo e abbraccia ogni fascia d’età: passeggiate tra i boschi al fianco del gregge, laboratori per bambini e adulti, showcooking, degustazioni di vini e prodotti tipici, mercatini di artigianato, incontri culturali e momenti musicali. L’atmosfera sarà resa ancora più viva dai Briganti della Majella, che porteranno il calore della musica popolare. Tra gli appuntamenti più sentiti c’è “La Cena dei Pastori”, che aprirà la rassegna venerdì 19 settembre: una tavolata conviviale dedicata ai veri protagonisti di questa terra, gli uomini e le donne che ogni giorno lavorano accanto agli animali, custodi di saperi e fatiche tramandate nei secoli. Ospite speciale sarà il comico abruzzese ‘Nduccio, per unire sorrisi e memoria.
Il giorno successivo, spazio al convegno sull’arrosticino e alla consegna del Premio Valorizzazione del Territorio, assegnato a chi ha speso la vita a diffondere, anche silenziosamente, il patrimonio agroalimentare della Valle Peligna. Poi laboratori di cucina, degustazioni guidate e un’immersione nei sapori, come il laboratorio dedicato agli arrosticini e alla carne di pecora.
La domenica, invece, il cuore dell’evento: la Pascolata, la camminata collettiva con il gregge. Un’esperienza che non è solo suggestiva, ma che rievoca l’antico rapporto tra uomo, animale e natura. Attorno a questo momento si snodano mercatini, showcooking, degustazioni e perfino sfide a colpi di pecorino o amaro di genziana.
Il secondo weekend sarà dedicato alle visite guidate nelle Fattorie Pingue, ai laboratori di caseificazione e persino a una masterclass di musica con professionisti del settore. Non mancheranno momenti di arte, come il murales realizzato dai ragazzi del Liceo Artistico “Mazara” e l’intitolazione della strada che conduce al Monte Plaja, luogo tanto amato da D’Annunzio.
Infine, laboratori sul vino e sulle birre artigianali, sfide culinarie come l’agnello allo spiedo, e contest fotografici e video che renderanno protagonisti i partecipanti stessi.
“La Pascolata” è tutto questo: cibo, natura, tradizione, cultura, musica. Ma soprattutto è un invito a fermarsi, a riscoprire la lentezza e la bellezza dei gesti antichi, a sentirsi parte di una comunità che non dimentica le sue radici e che sa trasformarle in futuro. Perché dietro ogni gregge che attraversa i campi non ci sono solo pecore e pastori: c’è un intero territorio che racconta la sua storia e che, con orgoglio, la condivide.









