
Cinque serate, un chiostro incantato, un borgo tra i più belli d’Italia e un unico grande filo conduttore: la voce dell’arte. Torna a Pacentro, dal 28 luglio all’11 agosto, la seconda edizione di VOCI&VOCI, il Festival di arte vocale e strumentale ideato e diretto da Guido Galterio, con un programma che promette emozioni, bellezza e riflessione. Nato nel 2023 con l’intento di rilanciare la cultura nei piccoli centri e valorizzare l’anima di un territorio straordinario, il Festival trova casa nello storico Chiostro dell’ex Convento dei Minori Osservanti, uno spazio ricco di spiritualità e suggestione, perfetto per accogliere la musica, la parola, il cinema e la narrazione. Cinque gli appuntamenti, tutti a ingresso libero, con inizio alle 21:30:
Lunedì 28 luglio – Storie di Dame e Cavalieri
Ad aprire il Festival sarà David Riondino, artista eclettico e brillante, con una rilettura moderna, poetica e ironica di Don Chisciotte. Con lui sul palco Andrea Candeli alla chitarra classica e Stefano Maffizzoni al flauto.
Martedì 29 luglio – Origines – Adios Granada
Un viaggio musicale che attraversa la Spagna, l’America Latina e i Balcani con un duo d’eccezione: Jeanne Gollut (flauto di Pan) e Alessio Nebiolo (chitarra). Musica popolare e classica si incontrano in un dialogo inedito e affascinante.






Domenica 3 agosto – Cinema muto e musica dal vivo
Proiezione del film del 1922 ‘A Santanotte di Elvira Notari, prima regista italiana della storia. La pellicola sarà accompagnata dalla sonorizzazione dal vivo del M° Fabrizio Romano al pianoforte. Mercoledì 6 agosto – Il suono rinato
Nella Chiesa di Santa Maria della Misericordia, concerto speciale con il trombettista spagnolo Campos Vicente e il M° Maurizio Maffezzoli all’organo recentemente restaurato. Un incontro tra barocco e romanticismo.
Lunedì 11 agosto – Enoch Arden
A chiudere il Festival sarà Enzo Decaro, attore amatissimo, che porterà in scena il melologo di Richard Strauss ispirato a Enoch Arden di Tennyson, con l’accompagnamento al pianoforte di Corrado Greco.
«Questo Festival è nato per dare nuova linfa ai borghi – racconta il direttore artistico Guido Galterio – dove la cultura può diventare motore di rinascita, economia, comunità. Pacentro lo dimostra: qui l’arte può tornare ad avere voce, e farsi ascoltare da tutti». Il Festival è realizzato con il contributo del Ministero della Cultura, dell’Associazione Euterpe, e con la collaborazione della Camerata Musicale Sulmonese, della Filarmonica Sulmonese – Coro Maschile Majella, e il patrocinio del Comune di Pacentro.









