
“La situazione del canile comunale di Sulmona è l’esempio di un’amministrazione pubblica indifferente alle tutele e al benessere animale. Il canile è stato chiuso per adeguamenti nel 2024 perché non era in regola: non risultava accatastato e neanche iscritto all’albo regionale”. Lo ricorda Gabriella Caramanica,segretario nazionale del partito politico REA, che chiede un’immediata ispezione della Asl nella struttura di Collelongo dove i cani del canile sulmonese sono stati trasferiti, in attesa della conclusione dei lavori. “E’ davvero imbarazzante e ridicolo pensare che una struttura comunale non fosse in regola. Una negligenza burocratica che si ripercuote sulla vita degli animali, che sono stati condannati a un’odissea fatta di sofferenza e trascuratezza”, commenta Caramanica. “Sono stati spesi 91 mila euro per l’adeguamento del canile e ancora a distanza di un anno, si apprende che l’iscrizione al registro dei canili non è ancora stata effettuata e mancherebbe un piccolo adeguamento per ultimare i lavori”. “E’ un ritardo inaccettabile. Tanto più che ci sarebbero delle anomalie riscontrate anche sul numero dei cani trasferiti – prosegue il segretario nazionale REA- Dei 152 originariamente spostati dal canile di Sulmona, secondo le dichiarazioni del gestore della struttura di accoglienza temporanea a Collelongo (AQ), il numero complessivo dei cani trasferiti sarebbe di 133. Resta da chiarire dove sarebbero finiti 22 cani (di cui 2 adottati), mentre solo 111 sarebbero tracciabili”. “Non vogliamo pensare che i cani siano stati trasferiti senza essere stati prima microchippati”, chiosa Caramanica.