Tre procedimenti penali e zero condanne. Si è chiusa ieri la trafila giudiziaria per l’ex gestore del Canile Municipale, Gabriella Tunno, che era finita sotto processo per il rinvenimento di alcune carcasse di cani in una fossa comune della struttura di Noce Mattei. La vicenda giudiziaria trae origine nel 2015 quando partirono alcune segnalazioni al riguardo. Nell’esposto si faceva riferimento al luogo preciso dove scavare. Una segnalazione che non fece scattare alcun intervento sul posto ma portò comunque all’avvio delle indagini preliminari che finirono sul tavolo della Procura. Il nuovo impulso all’inchiesta ci fu il 12 giugno 2019 con l’operazione condotta dai Carabinieri Forestali all’indomani di un ulteriore esposto. In quella occasione si scoprì che due delle otto carcasse sepolte, rinvenute in un fosso trovato all’interno del canile, potevano essere riconducibili all’associazione che gestiva la struttura all’epoca dei fatti, stando alla prima lettura del microchip. L’imputata si difese spiegando che le carcasse trovate facevano riferimento all’epidemia di cimurro. L’inchiesta più pesante scaturì da un esposto di una coppia in cui si denunciava la pratica illegale indicando anche i luoghi dove si doveva scavare. Nel testo della denuncia i due si autodenunciarono, come fece notare la difesa della Tunno. Tutte le accuse non hanno trovato fondamento nè hanno avuto un seguito. Il primo procedimento è stato infatti archiviato con ordinanza del Gip. Mentre l’altro, che ha riunito due processi, si è chiuso con la sentenza di non doversi procedere per intervenuta prescrizione. Non un’assoluzione nel merito ma il reato contestato, va rilevato, è identico a quello dell’altro procedimento, per il quale la stessa Procura aveva chiesto e ottenuto l’archiviazione. “Queste persone hanno fatto ferro e fuoco per togliermi la gestione. Il tempo è galantuomo. Ma chi ha sbagliato deve pagare. Visto che tutte le accuse che mi hanno fatto non sono state fondate”- ha commentato la Tunno, difesa in giudizio dall’avvocato, Vittorio Masci.