
SULMONA. Otto mesi di reclusione, 400 euro di multa e pagamento delle spese processuali. E’ questa la pena inflitta dal giudice monocratico del Tribunale di Sulmona, Concetta Buccini, ad E.C., 63enne di Pescara, finito sul banco degli imputati per il reato di truffa e falso ai danni dello Stato. L’uomo, imprenditore edile, aveva la sede legale della sua ditta a Cocullo quando nel 2020, secondo l’accusa, aveva chiesto di percepire dei benefici durante la pandemia Covid, senza avere i requisiti previsti dalla legge. Nello specifico, sempre secondo l’imputazione, il 63enne, “al fine di ottenere la cassa integrazione e lo stato di disoccupazione, aveva denunciato all’Inps un numero di giornate ed ore lavorative totalmente inesistente”. Nel corso delle indagini la procura aveva sentito alcuni dipendenti della ditta che avevano confermato quanto contestato, alcuni riferendo di non aver mai lavorato per conto della stessa. Così il furbetto del Covid era finito sotto la lente della magistratura, al termine degli accertamenti effettuati dall’Inps e dalla guardia di finanza. Ne è scaturito quindi un processo che è stato celebrato con rito abbreviato. Da qui la condanna per truffa e falso ai danni dello Stato.