
“Ho accettato questa sfida per immaginare un futuro diverso per Sulmona. Una scelta che va oltre i confini della città: riguarda tutti noi, riguarda il mondo in cui viviamo. Un mondo che oggi corre verso un futuro incerto, pericoloso, dominato dalla legge del più forte. Un mondo dove sembra non esserci più spazio per i diritti, per la partecipazione, per la democrazia. È per questo che ho detto sì, pur consapevole delle difficoltà. In un momento in cui il centrosinistra ha subito una crisi, crollando su meccanismi che io vorrei contribuire a cambiare profondamente. Perché abbiamo bisogno di politica, sì, ma di una politica che guardi lontano. Che sappia rialzarsi. Che sappia cambiare. E dobbiamo avere il coraggio di dirlo chiaramente: questa città non può accontentarsi solo dell’ordinaria amministrazione. Ha bisogno di una visione, di un progetto. Di un’idea di futuro che non si limiti a gestire l’esistente, ma che abbia il coraggio di trasformarlo. Il centrodestra troverà terreno fertile. Prometterà appoggi, relazioni, scorciatoie. Dirà: “Non vi preoccupate, siamo amici del presidente della Regione, abbiamo le leve del potere.” Ma non dimenticate: troppe volte quelle promesse si sono rivelate illusioni. E oggi, tutti insieme, stiamo pagando il prezzo di quelle illusioni. Stiamo pagando il disastro della sanità regionale, e continueremo a pagare per coprire i buchi che altri hanno creato. Ma non dobbiamo arrenderci alla rassegnazione. Dobbiamo alzare lo sguardo e progettare un’alternativa. Un futuro diverso, dove il lavoro venga difeso e ripensato. Dove il benessere non sia un privilegio, ma un diritto. Dove le persone tornino ad avere voce, dignità, prospettiva. Io ci credo. E se anche voi ci credete, allora possiamo cominciare. Insieme.” Sono le parole pronunciate questa mattina dal candidato sindaco del centrosinistra, Angelo Figorilli, che ha abbracciato la piazza e ha dato il via alla campagna elettorale. Cambiare politica, quella politica che ha fatto naufragare l’amministrazione Di Piero, questo il messaggio del candidato al suo primo atto