
La gestione ospedaliera della ASL 1 Abruzzo: critiche e controanalisi del Comitato Civico CONARATOS
Un nuovo intervento da parte del Comitato Civico CONARATOS esprime indignazione e rammarico riguardo alle dichiarazioni rilasciate da Alessandro Grimaldi il 25 febbraio 2025, che hanno sollevato un acceso dibattito. Grimaldi, difendendo l’operato del Direttore generale della ASL 1 Abruzzo, ha affermato che “basterebbe smantellare gli ospedali di Castel di Sangro e Sulmona,” giudicandoli strutture con costi superiori al valore delle prestazioni erogate. Nonostante successive precisazioni abbiano definito queste parole come provocatorie, il Comitato ha sottolineato che il senso logico e grammaticale della dichiarazione rimane inalterato e inaccettabile.
In risposta, il Comitato ha annunciato l’intenzione di verificare i dati relativi ai costi e alla produttività degli ospedali. Promette un’analisi comparativa volta a dimostrare che il presidio ospedaliero con i maggiori squilibri tra costi e valore delle prestazioni potrebbe essere proprio quello di L’Aquila. Per garantire la correttezza dell’indagine, saranno esclusi i costi relativi alle funzioni di Hub di L’Aquila e si valuteranno i costi diretti e indiretti dei reparti di degenza. Inoltre, verranno esaminati i dati di mobilità attiva e passiva per comprendere le reali dinamiche tra i territori limitrofi.
Questa indagine punta anche a sollecitare la Direzione generale della ASL 1 Abruzzo, che, come previsto dalla normativa vigente, è tenuta a garantire trasparenza tramite la contabilità separata dei presidi e l’analisi dei costi per centri di responsabilità.
Il Comitato ha infine lanciato un monito sulle recenti dichiarazioni del Presidente della Giunta regionale in merito all’aumento dell’addizionale Irpef per il ripiano del disavanzo sanitario. Queste dichiarazioni, secondo il Comitato, sembrano seguire la scia delle affermazioni di Grimaldi, alimentando ulteriormente il malcontento.
L’iniziativa referendaria per il distacco dalla Provincia di L’Aquila, già sostenuta dal Comitato, viene ribadita come un passo decisivo, in un clima di silenzio politico che desta preoccupazione e stimola riflessione.
Questa vicenda rappresenta un momento cruciale per la sanità e la politica regionale, che richiedono analisi approfondite, trasparenza e un dialogo costruttivo con tutte le parti coinvolte.