
Dopo il Tribunale, è lo stabilimento della Marelli ad infiammare la prima fase di campagna elettorale. Il PD, dopo l’invito di Tirabassi e Figorilli, sferra un duro attacco. “Siamo lieti di apprendere che l’avvocato Tirabassi, candidato meloniano alla carica di sindaco per la città di Sulmona , stia studiando la vertenza Marelli. Ne siamo lieti perché uomo intellettualmente onesto qual è, nel cercare di conoscere come stanno le cose, si troverà a non potere negare il fatto che con la caduta dell’amministrazione Di Piero, fine della sindacatura decretata dai suoi mentori, primi fra tutti i coniugi Scoccia-Gerosolimo, di fatto si è interrotto un percorso istituzionale che aveva rimesso al centro proprio la vertenza occupazionale dello stabilimento peligno” sottolineano i dem. “L’amministrazione Di Piero aveva dato indirizzi precisi alla Regione Abruzzo che, nella persona del presidente Marsilio, ha di fatto snobbato gli operai della Magneti Marelli, non presentandosi all’assemblea convocata a palazzo San Francesco salvo poi arrivare in città per farsi fotografare di fronte al portone del liceo classico per l’inaugurazione della riapertura della sede storica che, lo ricordiamo, è uno dei risultati sempre raggiunti dall’amministrazione Di Piero” ricorda il Pd. “Ora, improvvisamente, guarda caso, in campagna elettorale, a Tirabassi preme far saper che si sta interessando della vertenza Marelli e che sta organizzando, il prima possibile (sic!), un incontro con l’assessore regionale Magnacca. Sembra quasi mutuare, Tirabassi, il cosiddetto metodo Marsilio: impostare la sua campagna elettorale posticipando decisioni, soprattutto quelle politicamente impopolari, fino a dopo le elezioni, per evitare di incorrere in proteste immediate” accusano i dem. “Alcune soluzioni vanno fatte ma non annunciate… Certe cose si fanno il giorno dopo le elezioni quando hai cinque anni davanti per riassorbire le proteste… scrive Marsilio nella
chat di Fratelli D’ Italia riportate nel libro “Fratelli di chat” del giornalista Giacomo Salvini. A pensare male si fa peccato ma spesso ci si azzecca! Ed è forse per questo che viene da pensare che Tirabassi, che pure sta già chiedendo ai sulmonesi il loro voto senza peró uno straccio di programma o informazione sullo sviluppo sociale, culturale ed economico che intende dare alla città, stia di fatto nascondendo la reale politica della destra anche sul futuro dello stabilimento della Magneti Marelli – continua il Pd – D’altra parte lo stesso governo Meloni ha tradito il piano d’aiuti per il settore automobilistico e non
ha alcuna visione per traghettare la filiera dell’automotive nel futuro. Ma come fa, Tirabassi, a non accorgersi di essere circondato da chi ha a cuore solo la salvaguardia dell’interesse particolare a discapito di quello collettivo?”. “Sulmona ha bisogno di una guida autorevole e libera in grado di restituirle quel ruolo da protagonista che stava riconquistando con il lavoro dell’amministrazione Di Piero. L’amministrazione affossata da chi, oggi, si erge a paladino degli interessi della città” concludono i dem.