
SULMONA. La procura gli aveva restituito il telefono cellulare nei giorni scorsi, a distanza di cinque mesi dalla sentenza di condanna ad un anno e quattro mesi di reclusione per gli atti persecutori nei confronti dell’ex moglie e della suocera. La sera stessa l’uomo ha inviato ripetuti messaggi alla sua ex, finendo di nuovo sotto inchiesta per la violazione del provvedimento cautelare. Protagonista della vicenda è un 39enne di Sulmona che è stato rinviato a giudizio dal giudice per le indagini preliminari per inosservanza dei provvedimenti dell’autorità giudiziaria. Da dicembre 2023 fino ad aprile 2024, l’uomo si era reso protagonista di una serie di condotte prevaricatrici nei confronti della sua ex moglie e della suocera, dopo la separazione coniugale. Messaggi e minacce di morte a raffica che avevano spinto l’autorità giudiziaria ad intervenire, dopo le denunce delle due donne. In particolare, nel mese di marzo dello scorso anno, l’uomo aveva inviato dei messaggi minatori all’ex suocera. “Ti apro come un capretto” gli aveva scritto, spaventandola in modo serio. E ancora: “ti ammazzo e ti faccio fare una brutta fine”. Poi i divieti, l’allontanamento e la condanna. Ripreso il telefono l’uomo ha violato le disposizioni del Tribunale che gli vietavano di comunicare in alcun modo con le persone offese, anche tramite messaggi.