
Si è chiuso con due assoluzioni e due sentenze di proscioglimento il processo per la morte del boscaiolo di 26 anni, Nino Mastropietro, vittima di un terribile infortunio avvenuto sul territorio comunale di Ateleta, il 24 luglio 2018. Le accuse sono cadute per i quattro imputati: M.D.N. e M.D.N., titolare e dipendente della ditta appaltatrice, assolti con rito abbreviato perché il fatto non sussiste e A.C. e F.C. (agronomi della ditta), prosciolti perché, a loro carico, “non ci sono ragionevoli previsioni di condanna”. Il giovane era deceduto sul colpo, schiacciato dall’albero che il padre ed il fratello avevano tagliato qualche istante prima. Secondo la ricostruzione dei carabinieri della compagnia di Castel Di Sangro, il giovane boscaiolo, impegnato a lavorare per conto dell’azienda di famiglia che aveva preso in subappalto gli interventi di disboscamento, non aveva fatto in tempo a spostarsi ed era stato colpito al capo dal pesantissimo tronco. Nel coeso del processo, le perizie depositate hanno sostanzialmente accertato che “non ci sono profili di imperizia e responsabilità da parte degli imputati”.