CASTEL DI SANGRO. Pronti ad incrociare le braccia i medici dell’emergenza territoriale di Castel di Sangro. Alla base della protesta ci sarebbero le verifiche avviate dalla Corte dei Conti sulla presunta illegittimità dell’indennità di rischio, pari a circa 805 euro mensili, corrisposta ai medici convenzionati. Tale indennità comprende compensi per turni festivi, notturni e altre voci, come previsto dall’accordo integrativo regionale firmato dall’assessore alla Sanità e da tre sigle sindacali. I medici procederanno nelle prossime ore con diffida formale rivolta all’Asl e all’assessorato alla sanità, chiedendo la sospensione immediata di eventuali interruzioni nell’erogazione dell’indennità. Il timore è che possano essere avviate procedure di recupero delle somme percepite, anche con effetto retroattivo. Una tale eventualità rappresenterebbe una penalizzazione economica significativa per i professionisti, i quali ritengono di aver percepito legittimamente tali somme, in piena conformità agli accordi regionali.