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Il Liceo Classico è stato riaperto. Ora gli studenti sulmonesi chiedono un altro “regalo” di Natale, ovvero un’aula studio. Di seguito la lettera.

Caro Babbo – si legge nella lettere -, aiutaci a capire i tempi per questa riapertura perché noi studenti peligni siamo affranti al pensiero di dover continuare a resistere nell’attuale situazione. In questi mesi, grazie ai comunicati stampa e alle manifestazioni silenziose, ci siamo mossi e siamo stati ascoltati sia dal Comune di Sulmona che dalla Regione Abruzzo, i quali hanno preso impegni concreti con la cittadinanza e noi vigileremo affinchè siano rispettati. Nello specifico, siamo stati aditi dall’Assessore del comune sulmonese Carlo Alicandri-Ciufelli che si è impegnato nel trovare, insieme a noi attivisti, un edificio che possa funzionare come aula studio. L’aula che ci ha più convinti è stata quella messaci a disposizione per il sopralluogo dalla Fondazione Celestiniana sita nella Casa delle Culture. Da qui noi studenti e cittadini attivi abbiamo iniziato un carteggio tra comune e Fondazione Celestiniana affinché le beghe burocratiche potessero risolversi velocemente ed aprire quest’aula il prima possibile. L’aula studio della Fondazione non è stata ancora aperta in quanto il comune, con il fatto che possa essere disponibile la biblioteca comunale nell’imminente futuro, non intende impegnarsi con un’altra struttura temporanea (ovvero l’aula studio della Casa delle Culture). Noi siamo anche d’accordo su questo, però vogliamo sapere i tempi. Se la biblioteca comunale verrà riaperta nel giro di pochi mesi possiamo accettare l’attesa, ma se questo tempo dovesse prolungarsi al di sopra di 6 mesi esigiamo che il comune predisponga una situazione temporanea. Esigiamo questo soprattutto perché la situazione della biblioteca regionale ‘’APC’’ verrà discussa in Consiglio Regionale, ma burocraticamente sappiamo che non verrà risolta in pochi mesi questa situazione. Quindi noi studenti ad oggi 24 dicembre 2024 ci troviamo ancora senza posti adatti dove studiare e dove poterci aggregare. In conclusione, caro Babbo ti chiediamo di aiutarci in modo tale che l’anno prossimo non saremo qui a scriverti sempre per lo stesso motivo. Noi studenti siamo stanchi di aspettare, ricordatevi che più biblioteche meno spopolamento. Buon Natale!”.

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