
I primi nidi sono apparsi nella seconda metà di marzo. Oggi le processionarie si sono messe in marcia anche lungo viale Mazzini, nel vero senso della parola. Le larve sono state avvistate nella villetta a pochi passi da Porta Napoli, luogo di svago per bambini e cani da passeggio. Proprio per questo più passanti hanno lanciato l’allarme, con foto sui social a testimonianza della “migrazione” in fila indiana dei piccoli di falena.
Larve, sì, ma potenzialmente letali. Con i loro peli possono portare a gravi danni a contatto con la cute umana. Le setole, una volta penetrate nella pelle, fanno insorgere un eritema fortemente pruriginoso, nella migliore delle ipotesi. Casi più gravi sono registrati quando peli, o frammenti di essi, giungono a contatto con occhi, naso e bocca, penetrando nelle vie respiratorie e digestive. Nelle persone più sensibili possono provocare shock anafilattico oppure una gravissima reazione allergica che provoca orticaria, edema, ipotesione, difficoltà respiratorie, vertigini e perdita di coscienza. Gravi anche le conseguenze per gli animali, a rischio soffocamento o necrosi della lingua.
Eppure, dal 2021 la Regione Abruzzo ha abrogato l’obbligatorietà della lotta contro la processionaria non ritenendola più un pericolo per il pino.