
SULMONA. Si è reso necessario l’intervento dei carabinieri del nucleo radiomobile della compagnia di Sulmona per riportare la calma, l’altro giorno, all’interno del pronto soccorso dell’ospedale cittadino dove un 58enne di Sulmona aveva allertato le forze dell’ordine perché l’anziana madre di 85 anni, dopo quattro ore di attesa, non era stata ancora presa in carico dai medici. La donna si era recata nel presidio ospedaliero per una fibrillazione atriale e, nonostante le sollecitazioni del 58enne, nessuna consulenza sanitaria era stata svolta. Sul posto sono quindi intervenuti i militari che hanno chiesto spiegazioni e hanno avuto rassicurazioni dal primario del pronto soccorso, Michele Suffoletta, sul fatto che il quadro clinico dell’anziana era monitorato e gestito e di li a poco si sarebbe proceduto agli accertamenti di prassi. “Siamo usciti in prima serata. Capisco che ci sono le priorità ma per una persona anziana che arriva in quelle condizioni un intervento tempestivo è necessario”- racconta il 58enne, sottolineando che “non è una protesta contro gli operatori che si danno da fare, anche più del dovuto”. Tra consulenze e prestazioni ordinarie, il pronto soccorso peligno continua ad operare con un solo medico per turno e a fare i conti con le carenze degli altri reparti per gli esami specifici.