
Si era rifiutato di sottoporsi agli esami ematici e tossicologici e aveva dato in escandescenza in pronto soccorso, danneggiando la porta con un pugno. Protagonista della vicenda giudiziaria è F.D.C., 50enne di origine venezuelana e residente a Sulmona che, per quel danneggiamento, è stato condannato ieri dal giudice per le indagini preliminari, Francesca Pinacchio, alla pena di quattro mesi di reclusione e al pagamento delle spese processuali. Il 50enne, difeso dall’avvocato, Massimo Carugno, è stato processato con rito abbreviato. I fatti risalgono al 23 luglio 2023 quando, secondo l’accusa, l’uomo era stato fermato a bordo della propria vettura, all’altezza di Porta Napoli, dagli agenti della polizia locale. In evidente stato confusionale, i vigili urbani avevano richiesto l’intervento dell’ambulanza. Il 50enne era stato quindi trasferito in ospedale per accertamenti. Qui, non solo aveva rifiutato gli esami di prassi, ma aveva creato anche scompiglio all’interno del pronto soccorso, prendendo a pugni una porta del reparto. L’uomo era stato quindi denunciato e a suo carico il gip aveva emesso un decreto penale di condanna. Provvedimento impugnato dal suo avvocato difensore. Ieri la “condanna bis”.