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Dalla consigliera comunale, Teresa Nannarone, riceviamo e pubblichiamo Apprendo dalla stampa del sequestro dell’immobile a ridosso del fiume Gizio e della Chiesa di Roncisvalle in zona Parco urbano e territoriale costruito con fondi pubblici. Evidentemente le perplessità da me sollevate negli Uffici e in Consiglio Comunale, e ancor prima dai Comitati Cittadini per l’Ambiente, rispetto alla legittimità del fabbricato non erano infondate. Anzi!
Ho fiducia e rispetto dell’operato della Magistratura, e ben venga la sua attività quando diversamente i cittadini non riescono a trovare risposte in chi dovrebbe darle.
È desolante rilevare che se a Palazzo San Francesco Sindaco, Vicesindaco e la maggioranza così “rigorosa” in campagna elettorale, avessero praticato sull’ immobile oggetto di tanti interrogativi la nobile arte della Politica e non quella degli struzzi, forse l’intera vicenda si sarebbe risolta senza l’avvio di una inchiesta, di un sequestro e di molto altro ancora.
Come può la politica ignorare vicende così rilevanti rimettendo tutto ai famosi “uffici” e rinunciare a svolgere ogni ruolo, anche quello di tutela di un’area giustamente sottoposta a vari vincoli? Come può la politica consentire l’abbrutimento e l’abbruttimento di un’area semmai da valorizzare sotto il profilo ambientale e storico?
Chi governa la Città deve dare risposte certe e prendere posizione su temi che coinvolgono gli interessi della collettività, non dileguarsi con scuse puerili.
Diversamente assume su di sé ogni responsabilità, anche quella dell’apertura di inchieste e sequestri che non solo danneggiano l’immagine della Città, ma amplificano la sfiducia ormai dilagante nei confronti di chi amministra, o dovrebbe, la cosa pubblica.

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