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POPOLI – Il Comune di Popoli impugna il piano sanitario regionale davanti all’autorità giudiziaria e rilancia l’ipotesi di un’Asl Popoli-Sulmona-Castel di Sangro. La giunta comunale popolese è arrivata a questa decisione ritenendo che i decreti 55 e 79 del 2016 del piano operativo varato dal commissario della sanità e presidente della Regione, Luciano D’Alfonso, sono “fortemente lesivi di un interesse di primaria importanza non solo dei cittadini popolesi ma anche dei paesi della Val Pescara e della Valle Peligna”. Secondo la Regione l’ospedale di Popoli non risponderebbe ai criteri del piano sanitario per essere classificato come sede di pronto soccorso, stando ad una serie carente di indicatori di attività ospedaliera, effetto di precedenti scelte del commissario della sanità regionale che hanno già gravemente penalizzato l’ospedale popolese. In questo modo il Comune di Popoli, diventa capofila di una battaglia non solo a difesa dell’ospedale cittadino ma anche per riprendere la lotta per l’istituzione di un’Asl del Centro Abruzzo, rilanciando un’ipotesi che in passato era stata già avanzata che potrebbe avere positivi sviluppi a salvaguardia anche degli ospedali di Sulmona e Castel di Sangro, attualmente declassati dalla Regione. Il ricorso contro i provvedimenti della Regione sarà curato dall’avvocato professore Tommaso Marchese.

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