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SULMONA – La convenzione fra la Provincia dell’Aquila e il Provveditorato alle Opere Pubbliche è stata stipulata nei giorni scorsi e per ora è l’unica certezza sul futuro del plesso scolastico De Nino-Morandi di Sulmona, chiuso dal 17 ottobre 2014, finito nel vortice di un’inchiesta giudiziaria per presunti lavori sbagliati post sisma. Il Provveditorato, come concordato nei giorni scorsi fra Comune e Provincia, sarà soggetto attuatore dei lavori. A ribadirlo a Onda Tg è il Presidente della Provincia dell’Aquila Antonio De Crescentiis all’indomani delle dichiarazioni rese dagli imprenditori Gianfilippo Bocci e Nicola De Simone che chiedono all’ente di revocare la determina del febbraio 2015 per affidare un nuovo incarico alla ditta Afi srl ed eseguire i lavori nel plesso scolastico di Via D’Andrea nel giro di pochi mesi. De Crescentiis non entra nel merito e preferisce non rilasciare dichiarazioni sull’argomento. “Torno solo a ribadire”- afferma il Presidente della Provincia- “che ho formalizzato l’accordo con il Provveditorato e con loro valuteremo quale strada percorrere per riportare, il prima possibile, il De Nino-Morandi a Sulmona”. Bocci e De Simone sostengono invece che con il loro progetto la popolazione scolastica potrebbe rientrare, nell’ala dell’edifico non sequestrata, già da settembre. Commercianti e operatori economici della zona Tribunale e di piazza Capograssi sollecitano nel frattempo le istituzioni a stringere i tempi per la riapertura dell’edificio di via D’Andrea.

Andrea D’Aurelio

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