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SULMONA – “La città deve sapere quello che stiamo facendo”. Il sindaco di Sulmona, Annamaria Casini, “sfida” i suoi alleati che sarebbero pronti a sfiduciarla e traccia il bilancio del 2019 con un elenco di cose fatte, segnando in rosso quelle da fare nell’immediato. Un bilancio pensato per la città– dice il sindaco- ma è evidente che il consuntivo stilato oggi a Palazzo San Francesco è una risposta-reazione alle indiscrezioni e agli annunci su una fine anticipata della sua sindacatura. Gli assessori fanno quadrato. Il bilancio si apre con la cultura. Dai cartelloni di eventi, l’area camper da affidare, la smilitarizzazione dell’ex Campo 78( da completare), la sdemanializzazione dell’area celestiniana per la creazione di un hub turistico ( obiettivo da centrare), la riapertura del cinema Pacifico e il ritorno della prosa di livello al Caniglia. Poi sul fronte dell’ambiente la chiusura alle auto di corso Ovidio durante i periodi di festa e gli ottimi livelli di raccolta differenziata in città, pari al 75%, che portano Sulmona al secondo posto in Regione dopo Lanciano, tra le città con più di 20mila abitanti. Si chiude col segno meno, invece, il capitolo dedicato al bimillenario ovidiano, non inserito nel Milleproroghe e coi 700mila euro di finanziamento ormai perduti.  L’assessore al Sociale Pierino Fasciani ricorda che i circa 100 tirocini avviati coi programmi di sostegno al reddito, l’apertura di un centro famiglia e la decisione di affidare tramite gare tutti gli impianti sportivi, come si sta facendo con la piscina e come si farà col Pallozzi, che sarà inaugurato a febbraio dopo la fine dei lavori sul manto sintetico. Il delicato tema dell’edilizia scolastica lo introduce il vice sindaco e assessore ai Lavori pubblici Luigi Biagi, che rivendica i più di 20 milioni di lavori in corso sulle scuole. Come la Masciangioli, le Capograssi, la Lombardo Radice, la Lola di Stefano o il plesso unico che non si sa ancora quali scuole dovrà ospitare se tutte sono o saranno in fase di ristrutturazione. Dubbi si addensano sul destino del liceo classico, su cui starebbe per arrivare il no della Soprintendenza al progetto presentato, che però secondo l’assessore dovrebbe dare una spinta all’iter e alla gara da fare entro primavera, sulla base di nuovi calcoli di progetto (non più la rete metallica, ma le iniezioni in cemento, in quanto lo stabile è vincolato e lo è da sempre e non da ora). Sulla ricostruzione post sisma, invece, sono 22 i milioni di euro per gli interventi sull’edilizia privata, quasi metà dei quali spesi solo negli ultimi due anni in 70 pratiche, grazie all’impulso dato da Abruzzo Engeneering (con convenzione appena rinnovata). Dei 60 milioni di euro stimati per la ricostruzione privata ne sono stati spesi poco più della metà, circa 35mila, mentre manca un report sull’edilizia pubblica. C’è invece tutta la mappatura del centro storico realizzata con sistemi di ultima generazione negli ultimi dieci anni per esigenze di sicurezza e protezione civile. Le buone notizie arrivano anche sul fronte dell’Urbanistica con tre concessioni che porteranno a 140 nuovi posti di lavoro tra ex Sidis, Europa Park hotel e ampliamento del Borgo. Per l’assessore alla Protezione civile Mauro Tirimacco è un vanto il piano approvato dopo anni di attesa, mentre è da rifare il bando per l’assegnazione delle case del contratto di quartiere, con appena 5 alloggi consegnati su 64. Da rimettere in piedi, poi, è anche una squadra sulla manutenzione comunale con mezzi e uomini. Scelta fatta in sinergia con il collega al Personale Stefano Mariani, che ha chiuso il giro di interventi degli assessori, partendo dalle graduatorie del personale, dalle ultime 24 assunzioni fatte e dai bandi per i due nuovi dirigenti da fare. Ha, poi, anche ricordato la riduzione dei tempi dei pagamenti, contabilità, accertamento entrate (70 pratiche), mediazione (70) e contenzioso (50). Un lungo elenco, pensato per la città, che in realtà mostra poco interesse per la politica in generale, ma soprattutto per quella di Palazzo. Nonostante le carte e i bilanci.

Andrea D’Aurelio

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