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SULMONA – “L’amore per la propria terra fa fare cose che gli uomini non osano neanche immaginare. Questo non vuole essere un regalo, ma un gesto d’amore per Sulmona”. Le parole di Fabio Spinosa Pingue, rappresentante del gruppo Pingue Conad, hanno fatto da filo conduttore all’inaugurazione della statua del Bimillenario di Ovidio che la famiglia Pingue ha voluto lasciare in eredità ai sulmonesi come segno tangibile degli eventi che hanno caratterizzato il secondo millennio dalla morte del Poeta. Una cerimonia lunga ma sentita che ha fatto da apripista al circolo ovidiano, la sfida che è stata rilanciata proprio oggi nel corso dell’inaugurazione. Dalla statua di porta Pacentrana a quella di piazza XX Settembre, passando per Spazio Ovidio che sorgerà nell’ex convento di S. Caterina fino ad arrivare alla Villa Comunale dove potrebbe essere realizzato il Parco Letterario in onore del sommo poeta. La proposta al vaglio del comitato scientifico del Bimillenario, che deve ancora muovere i primi passi visto il cambio dell’esecutivo, apre la seconda fase di “Ovidio 2017” dopo una prima che, ad onor del vero, è stata appena percepita dalla città. Ma oggi a Porta Pacentrana è stato il giorno della festa. “La statua inaugurata oggi segna un’altra tappa di un itinerario di cultura e di turismo finalizzato a dare sempre più valore alla figura del nostro concittadino più illustre”- ha esordito il sindaco Annamaria Casini che ha inaugurato l’opera assieme al Presidente del Consiglio Comunale, Katia Di Marzio e alla consigliera regionale, Antonietta La Porta. Il monumento, che riproduce il logo del Bimillenario firmato dal designer Gaudenzio Ciotti, è stato realizzato da Domenico Di Cienzo. La statua, realizzata in acciaio corten, è alta due metri e cinquanta centimetri, pesa 180 chilogrammi ed è collocata su una base di pietra della Maiella di 70 quintali.

Andrea D’Aurelio

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