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SULMONA – Nessuno ci crede o almeno tutti si augurano che sia solo un brutto sogno dal quale risvegliarsi presto. La notizia della morte di Angelo Merola, voce della Giostra Cavalleresca e della città di Sulmona, continua a scuotere l’intera comunità. Il popolo della Giostra versa nel più completo sconforto e a Onda Tg sono i capitati dei borghi e sestieri ad alternarsi al microfono per ricordare Angelo Merola come uomo, figura di riferimento, colonna portante. “E’ stata sempre la voce della Giostra, la voce dei nostri tornei con musici e sbandieratori, la voce delle nostre promozioni. La sua figura è sempre stata presente. Per noi Angelo è stata e rimarrà sempre la voce della Giostra”- ha detto Paolo Alessandroni, Capitano Borgo San Panfilo. Sulla stessa lunghezza d’onda il Capitano del Sestiere di Porta Filiamabili Alessandro Giampietro. “E’ sempre stata una persona cordiale e generosa. Ha sempre fatto da piacere quando anche all’interno quando c’era qualche discussione. Lui aveva sempre una parola positiva e riusciva a metterci tutti d’accordo”- racconta il giovane. Ancora non ci crede Franco Ventura, Capitano del Borgo di S.M. Tomba. “La prima notizia sembrava uno scherzo”- ha esordito- “poi la triste realtà. Ricordo con affetto la prima volta che vincemmo il palio. Preso dalla gioia diede il risultato ancor prima dei giudici. Ci fu un pò di polemica. Lo ricordiamo così. Mancherà la sua voce in piazza come del resto la sua presenza”. Si aggiunge al coro il Vice Capitano Angelo La Civita: “ci mancherà una persona che si è spesa molto per la Giostra. E’ riuscito anche ad unire i vari tipi di generazione, dai più adulti ai più giovani. Una persona molto importante per la Giostra Cavalleresca”. Un ricordo arriva anche dal Capitano del Sestiere di Porta Manaresca Filiberto Mercantini. “Una notizia terribile se ne è andato un grande amico del nostro sestiere”- sottolinea Mercantini- “un punto di riferimento per tutta la Giostra. Ancora ci si abitua all’idea. E’ stata una mazzata”. Chiosa Angelo Pallozzi, Capitano del Sestiere di Porta Bonomini, che traccia il profilo di Angelo Merola. “Tutti lo ricordano per la voce”- interviene Pallozzi- “ma era un uomo sensibile, preparatissimo, di una intelligenza forte. Un uomo che sapeva calmare le acque. Noi adesso cominceremo a discutere dell’edizione 2017. Sarà difficile vedere quella poltrona vuota”. Dolore e sconcerto arrivano anche dal Sestiere di Porta Japasseri e dal Borgo Pacentrano.

Andrea D’Aurelio

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