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SULMONA – Una psicosi ingiustificata quella che si è creata a Sulmona dopo il caso di meningite pneumococcica che ha colpito un 84 enne del posto, ricoverato nel reparto di rianimazione del Ss.ma Annunziata. A parlare a Onda Tg è il responsabile del reparto di anestesia e rianimazione Vincenzo Pace che conferma il lieve miglioramento delle condizioni di salute del paziente dal punto di vista neurologico e respiratorio. La prognosi però non è stata ancora sciolta. Ne consegue che l’uomo, affetto da un’infezione alle meningi, resta in pericolo di vita. “Siamo dotati di attrezzature e apparecchiature allo stato dell’arte per tenere sotto controllo la situazione”- sottolinea Pace- che spegne l’allarme che si è diffuso nelle ultime ore. Nel 2016 in effetti i casi di meningite pneumococcica sono stati 940 in diminuzione rispetto all’anno precedenze quando erano 1376. Su 940 casi sono morte 98 persone. 178 invece sono stati i casi di mortalità per meningite meningococcica. Pace però non manca di far notare come si muore più per un incidente stradale che per tale patologia. E’ dimostrato infatti che nel quadriennio 2013-2016 i casi di meningite ( di qualunque gruppo) sono stati 6766 con 629 decessi. Solo nel 2015 sono morte 3419 persone per un incidente stradale, quasi sei volte le morti registrate in quattro anni per meningite. “Mi sento di tranquillizzare la nostra comunità”- conclude Vincenzo Pace- “poiché il caso preso in esame non ha alcuna affinità con quelli della Toscana”. Riguardo la vaccinazione l’invito è quello di seguire la calendarizzazione del Ministero della Salute, tenendo conto dei soggetti più a rischio. Le meningiti da pneumococco colpiscono soprattutto i bambini e gli anziani.

Andrea D’Aurelio

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