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L’AQUILA – Revocare l’ordinanza emessa dai sindaci dal momento che dal 2014, anno in cui si aprì il caso nell’aquilano, non si sono più verificati degli episodi riconducibili alla salmonellosi. E’ quanto ha chiesto oggi pomeriggio all’Aquila il Consorzio di Bonifica Aterno-Sagittario con sede a Pratola alla Regione Abruzzo in merito alla problematica della salmonella nelle acque dell’Aterno, una vicenda delicata che da quattro anni a questa parte tiene impegnati gli addetti ai lavori senza addivenire a una soluzione concreta. Il Consorzio, rappresentato nel tavolo tecnico dal Presidente Ernesto Zuffada, dal Direttore Giuseppe Sciullo e dal consigliere delegato Carlo Di Ruscio ha chiesto sostanzialmente di accelerare i tempi per rimuovere i provvedimenti adottati dai sindaci visto che l’assenza di nuovi casi potrebbe portare le autorità competenti a sospendere l’ordinanza che vieta l’uso dell’acqua. Un provvedimento che pesa ogni volta che si avvicina la stagione adatta all’irrigazione. “Ora il tavolo si sposta in Regione che convocherà le parti per un nuovo incontro e si procederà a controlli incrociati per verificare se la salmonella riscontrata negli individui è la stessa registrata sul territorio”- ha fatto sapere il Presidente Zuffada di ritorno dall’Aquila. Che la Regione debba intercedere presso i sindaci a revocare l’ordinanza laddove possibile ne è convinto il consigliere Di Ruscio, rimarcando che il Consorzio sta spingendo e spingerà il piede sull’acceleratore. Al tavolo tecnico di oggi nel capoluogo di regione, oltre a Regione e Consorzio, hanno preso parte anche l’Arta, l’Istituto Zooprofilattico e la Prefettura.

Andrea D’Aurelio

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