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SULMONA – “Ripristinare una modalità lavorativa che sia a dimensione d’uomo”. E’ quanto chiede ai vertici della Magneti Marelli di Sulmona il Segretario della Fiom Cgil della Provincia dell’Aquila Alfonso Fegatelli, all’indomani dell’incontro con il Segretario generale del sindacato Maurizio Landini. L’organizzazione dei turni di lavoro nello stabilimento torna al centro dei riflettori con la Fiom che alza la voce. “Va avviata un’analisi su cosa sta accadendo alla Sistemi Sospensioni di Sulmona. Da mesi come Fiom denunciamo che non ha senso continuare con questa turnazione visto che nelle giornate di sabato e domenica si lavora sempre in modo ridotto”- osserva Fegatelli. “Una riflessione specifica va fatta sui lavoratori interinali i quali sono sottoposti a ritmi di lavoro pesantissimi e con riposi molto risicati. Bisognerebbe capire come mai tanti di questi lavoratori, dopo aver dato l’anima all’azienda nella speranza di essere assunti, spesso poi non vengono confermati. Alcuni hanno anche la famiglia da mantenere”- incalza il Segretario della Fiom- ribadendo come “i turni e i ritmi di lavoro sono elementi su cui intervenire”. “Sappiamo che il Ccsl stabilisce i tempi e i modi di lavoro. La Fiom ritiene che i tempi di lavoro non possano essere definiti a priori, ma che debbano essere contrattati. A Sulmona c’è la necessità di intervenire, se possibile in modo unitario, per ripristinare una modalità lavorativa a dimensione d’uomo”- chiosa Fegatelli.

Andrea D’Aurelio

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