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SULMONA – Clima teso in maggioranza all’indomani del rimpasto avvenuto in Giunta Comunale che ha visto il cambio di due assessori. Non si è trattato né di un colpo di scena e né di decisione dell’ultimo minuto, eppure una parte della maggioranza di Palazzo San Francesco non avrebbe condiviso la scelta del sindaco Annamaria Casini, dal momento che l’accordo sarebbe stato chiuso in un vertice fra pochi intimi. Dopo le dimissioni di Mario Sinibaldi e Paolo Santarelli gli equilibri politici sono cambiati e, di fatto, né i dem e né i socialisti hanno un assessore di riferimento. Davanti a telecamere e microfoni accesi si porta avanti la linea che ha ispirato il rimpasto ma malumori e qualche mal di pancia in realtà non mancano. C’è chi accenna già a un secondo rimpasto e chi preferisce non commentare. Prova a stemperare i toni il consigliere comunale Fabio Pingue che ha espresso gratitudine per gli assessori dimissionari. “Insieme riusciremo a dare un passo più incisivo all’azione amministrativa” ha sottolineato Pingue, “Noi rimaniamo fedeli al mandato datoci dagli elettori, quello di garantire un’azione di governo stabile e propositiva nell’interesse esclusivo”. Alla domanda se i rimpasti sono finiti o meno il sindaco Annamaria Casini risponde spostando l’attenzione sui problemi della città. “Mi preme ricordare e sottolineare che questa è un’amministrazione civica. Ora dobbiamo continuare a lavorare. E’ quello che ci interessa in questo momento”- ribadisce a gran voce il primo cittadino- tagliando corto. Al momento nulla si sa sul futuro dell’esecutivo comunale. Se resterà questo o a stretto giro sono in programma altri movimenti. Ciò che sicuramente si dovrà fare è ricompattare la maggioranza perché gli animi non sono tutti sereni come il giorno dopo il ballottaggio del 19 giugno 2016 che portò Annamaria Casini e la sua coalizione civica alla guida della città.

Andrea D’Aurelio

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