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SULMONA – Sistema sanitario in difficoltà e i conti non tornano. Sarebbero almeno tre le persone che sono state costrette l’altro giorno a ripetere il tampone per accertare il contagio da Coronavirus. Si tratta di tre casi riferibili alla clinica San Raffaele, fra operatori e familiari di dipendenti contagiati, che si erano sottoposti al test due settimane fa e l’altro ieri sono stati richiamati per la ripetizione del tampone. Un fuori programma che conferma l’intasamento del sistema, in un momento delicato della gestione dell’emergenza Coronavirus, che fa capo probabilmente al centro di riferimento regionale che esamina i test coadiuvato dall’Istituto Zooprofilattico di Teramo. Le due settimane di attesa avevano già destato sospetto perché si tratta di un margine temporale decisamente eccessivo per il responso. Si è deciso quindi di ripetere il tampone per almeno tre persone, tra cui due giovani sulmonesi, che appartengono alla prima tranche di test somministrati, in relazione ai contagi accertati in clinica. L’attesa continua per le persone in questione che, nel caso in cui fossero positive, potrebbero già avviare contestualmente il percorso di guarigione per la decorrenza dei quattordici giorni. Una vicenda che rasenta il paradosso.

Andrea D’Aurelio

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