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L’Abruzzo piange la morte di quella che in molti consideravano la sua “mascotte” più simpatica ed amata: l’orso Juan Carrito.  Lo piangono anche i politici di destra, come il senatore Liris o il presidente Marsilio, che oggi si scoprono affettuosi nei confronti della fauna selvatica mentre domani torneranno a “brigare”, con quasi tutto l’ “arco costituzionale”, per riperimetrare parchi o  invadere con cemento ed inutili infrastrutture le nostre belle montagne. Juan Carrito perdonaci e perdona la nostra debolezza nel non essere stati capaci di farti rispettare  come dovevamo e difenderti. Non muore una mascotte, muore un orso. Evitiamo la propaganda ad ore, almeno in questo caso.

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