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Si è svolto un incontro tra il gruppo del Partito Democratico nella Commissione Ambiente e Lavori Pubblici del Senato, promosso dal senatore Michele Fina, e rappresentanti di Abi, Ance, CNA, Confartigianato, Rete delle professioni tecniche, Confesercenti, Consiglio nazionale ingegneri, Consiglio nazionale architetti pianificatori paesaggisti e conservatori, Consiglio nazionale geometri, Confedilizia, Confapi, Alleanza Cooperative italiane, Confindustria, Casartigiani, FILLEA CGIL, FILCA CISL, FENEAL UIL. Tema dell’incontro il Superbonus 110% e alle modifiche apportate in tema di cessione del credito dal Decreto Legge 11/2023. Nell’incontro sono emerse più proposte: periodo transitorio che superi la data del 17 febbraio per il blocco della possibilità di cedere il credito sia per il 110% sia per gli altri bonus; estensione della cessione del credito fino al 2025 per immobili siti nelle aree sisma, per case popolari, per interventi che riguardano l’eliminazione delle barriere architettoniche e per Onlus; richiesta di non attendere la legge di conversione e mirare ad una modifica immediata per evitare che i 19 miliardi di crediti incagliati diventino il fallimento delle imprese e che 150.000 lavoratori perdano il loro posto; riordino degli incentivi per renderli strutturali; limite di reddito di 30mila euro al di sotto del quale non applicare il divieto di cessione del credito.

Hanno partecipato all’incontro, tra gli altri, oltre a Fina, i senatori Vincenza Rando, Antonio Misiani, Antonio Nicita, Valeria Valente, Ylenia Zambito e Susanna Camusso.

“Si punta – dichiara Fina – a individuare soluzioni tecniche e legislative utili a superare il grave stallo a danno di cittadini, imprese, lavoratori, operatori determinato dalle ultime decisioni del governo sul Superbonus. Le norme sui bonus edilizi dovranno inoltre essere accessibili a tutti. Questo primo incontro di approfondimento è stato già utile a fare emergere proposte operative, vista anche la lentezza che sta caratterizzando l’azione del governo e della maggioranza, e la necessaria urgenza di intervenire”.

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