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WWF Abruzzo interviene con una nota sui corsi ISPRA di ‘Cacciatore di Selezione’ per cinghiale, cervo, capriolo, daino e muflone, chiedendo di leggere le ‘specifiche’ in quanto sembra non siano rispettate le modalità di svolgimento rispetto al numero di partecipanti. Inoltre, esistono precisi protocolli che l’ISPRA ha redatto nell’ambito delle Linee guida in materia di gestione del Cinghiale o degli Ungulati, comprendenti i programmi per i corsi per l’abilitazione di alcune delle figure previste dal Regolamento in oggetto e chiede se gli stessi siano stati tenuti in considerazione dalla Federazione italiana della caccia (Fidc) per l’organizzazione dei corsi e il conseguente rilascio degli attestati. “La gestione venatoria – commenta Filomena Ricci, delegata WWF Abruzzo – è materia complessa e delicata e va trattata con le dovute attenzioni e professionalità, non ci si può improvvisare né essere approssimativi nelle azioni che si mettono in campo. Da sempre il WWF Abruzzo chiede alle Amministrazioni regionali che si susseguono di farsi garanti della tutela della fauna selvatica, che si ricorda è patrimonio di tutti. Rinnoviamo l’invito agli abruzzesi a far sentire la propria voce contro la caccia di selezione a Cervo e Capriolo che la Regione Abruzzo si prepara ad aprire già dalla prossima stagione venatoria.”

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