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Negli ultimi anni, in tutta Italia, sono state 54.069 le donne che hanno contattato un Centro anti-violenza per cercare aiuto e riparo; 1.772 le donne che sono state, sempre nell’ultimo anno, ospitate in case rifugio ad indirizzo segreto e con una linea telefonica diretta con le forze di polizia. I recenti fatti di cronaca che hanno evidenziato l’aumento dei casi di violenza sulle donne hanno sensibilizzato l’amministrazione comunale del capoluogo marsicano al punto di approvare, in seduta di Consiglio Comunale di Avezzano, all’unanimità il secondo “Centro Anti-violenza” nella città di Avezzano, attivo H24 e promosso dalla Cooperativa di ambito nazionale BeFree, fondata nel 2007 per combattere fenomeni di gravissima entità sociale quali la tratta, le violenze e le discriminazioni di genere. Il centro sorgerà in via Orazio Mattei e sono già stati approvati i contratti di comodato per l’utilizzo, da parte della Cooperativa presieduta da Oria Gargano, di locali e stanze per la nascita della nuova realtà cittadina di aiuto e soccorso. Il Comune di Avezzano, inoltre, potrà stabilire anche un contributo economico annuo da destinare all’attività del centro. Così dichiara il vicesindaco Domenico Di Berardino, con delega alle politiche sociali: “Le donne ad Avezzano troveranno ascolto e sostegno sempre, grazie a delle strutture efficienti e create appositamente per non lasciarle sole, con personale specializzato e supporto psicologico. Avviare una ‘casa’ di questo tipo rappresenta per la città di Avezzano e per l’intero comprensorio della Marsica un motivo di orgoglio e un passo di grande significato. La struttura di un Centro anti-violenza è capace di sostenere e di aiutare non solo sotto l’aspetto psicologico o legale le donne, ma anche di accompagnarle sotto l’aspetto del rifugio, dell’accoglienza e della speranza di ricostruire una vita intera daccapo. La città, oggi, – conclude Di Berardino – si sente meglio. Ringrazio tutti i consiglieri e gli assessori che si sono prodigati per sostenere questa causa e soprattutto gli uffici di due settori (Patrimonio e Sociale) che hanno permesso questo risultato, lavorando alacremente in perfetta condivisione. Anche in campi delicatissimi come questo, la capacità sinergica è fondamentale per riuscire a cogliere obiettivi sani. A vincere è stata la sensibilità di tutti, come comunità”.

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