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Altra giornata nera per la cronaca abruzzese. Stamattina una donna di 36 anni è precipitata dalla finestra della propria abitazione con in braccio il suo bimbo di 6 anni. Lungo il volo di 4 metri il destino ha deciso di prendere la sua vita al posto del bimbo che adesso è ricoverato all’ospedale dell’Aquila ma ancora non si conoscono le condizioni. Per la madre non c’è stato nulla da fare. E’ accaduto a Celano, in pieno centro, in un’abitazione di via Fonte Grande. “Una tragedia – commenta il sindaco di Celano Settimio Santilli – aveva la stessa età di mia moglie la conoscevo benissimo anche i suoi genitori, siamo sconvolti”. Si sta valutando la dinamica dei fatti che al momento non è nota.

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Da una prima ricostruzione della tragedia, la donna morta sul colpo con in braccio il figlio si sarebbe volontariamente gettata dal balcone della propria abitazione

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Il piccolo di 5 anni caduto con la madre da un balcone a Celano non è in pericolo di vita: dopo essere stato elitrasportato nell’ospedale san Salvatore di L’Aquila, è stato traferito nell’ospedale del Bambino Gesù a Roma. Anche se le sue condizioni non destano particolari preoccupazioni è rimasto però in terapia intensiva. La caduta è avvenuta in una traversa di via Fonte Grande, strada antica che collega Celano alla piana del Fucino. Da quello che si apprende la donna prima del gesto estremo ha telefonato alla figlia più grande intorno alle 6.50 dicendo di ricordare al padre di prendere alcuni fogli. Sul posto sono arrivati anche il marito e la figlia che partiranno per Roma per raggiungere il piccolo Alla donna è stato fatale un volo di 3 metri. Gemma Paris, si è gettata dalla finestra di casa che affaccia sul terrazzino interno: la donna, una ragazza adottata, era separata con il marito da tempo e viveva in casa con i genitori e i due figli. Secondo i vicini di casi si tratta di “una tragedia preannunciata purtroppo, non era una situazione socialmente facile”.

Il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi ha espresso cordoglio ai familiari e alla comunità di Celano. “A nome della municipalità aquilana e a titolo personale – ha scritto il sindaco – esprimo sentimenti di vicinanza e cordoglio alla comunità celanese e al suo sindaco, Settimio Santilli, sconvolti da un evento tragico che lascia attoniti e senza risposte. Mi stringo al dolore dei familiari della giovane vittima e rivolgo una preghiera di speranza per il suo bambino che era ricoverato presso il nosocomio aquilano. Non ci sono parole per descrivere l’angoscia provocata da drammi di tale portata che nel giro di due giorni hanno segnato profondamente sia L’Aquila che Celano”. Per Santilli la notizia della morte e del gesto di Gemma Paris lascia un paese intero ‘sconvolto’. “La conoscevo benissimo, anche i suoi genitori, persone per bene, siamo sconvolti”, ricorda il sindaco. Ma accanto al dolore di una comunità scossa c’è anche una sorta di rimorso, di rammarico per un qualcosa che forse avrebbe potuto evitare la tragedia. Più di una persona, non nascondendo la commozione, parla ora di “una tragedia preannunciata purtroppo, non era una situazione socialmente facile”, e anche i commenti sui social e altre testimonianze raccolte fanno riferimento alle “problematiche mai affrontate”. C’è anche chi parla di rimorso perché sapeva ma non ha detto nulla, e chi accusa le istituzioni chiedendo di indagare chi doveva controllare lo stato di questa famiglia.

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