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SULMONA- I dati definitivi confermano le precedenti proiezioni. Più italiani che stranieri si trovano in stato di povertà e chiedono aiuto alla chiesa. È quanto emerge dal report che arriva dalla diocesi di Sulmona-Valva, a proposito delle attività portate avanti dalla caritas nel corso del 2023. La struttura opera sul territorio con dieci caritas parrocchiali che lavorano in sinergia con il centro diocesano di riferimento. In 600 hanno bussato alle porte della caritas, da gennaio a dicembre dello scorso anno mentre sono stati oltre cinquemila gli interventi svolti tra distribuzione di viveri e di vestiario. La mensa diocesana ha ospitato complessivamente circa venti persone al giorno, all’ora di pranzo, erogando in totale circa settemila pasti. “Ma chi chiede aiuto non ha solo fame”- ricordano dalla caritas- “c’è bisogno di ascolto e attenzione”. Per questo i centri di ascolto giocano un ruolo fondamentale per intercettare le persone in stato di bisogno. L’emporio della solidarietà, uno spazio specifico della caritas sulmonese, è stato attivato per circa venti famiglie per un totale di 248 carrelli della spesa riempiti nel corso dell’anno. In particolare, per un valore complessivo di circa cinquemila euro, sono stati distribuiti prodotti per l’igiene della persona, per la pulizia della casa, prodotti per l’infanzia, materiale scolastico e abbigliamento. Il servizio doccia è stato attivo per 35 persone prese in carico mentre il servizio lavanderia ha messo a registro 47 ingressi. “Nella nostra caritas diocesana sono stati erogati contributi per circa 3.800 euro tra sostegno per bollette, affitti, acquisto medicinali, visite mediche, biglietti di viaggio”- rileva Gianni Cruciani, direttore della struttura, sottolineando che nel corso del 2023 “sono aumentate le famiglie italiane assistite rispetto a quelle straniere”. Questo a dimostrazione che il povero è il vicino di casa, abita strade e quartieri della quotidianità. La caritas diocesana di Sulmona-Valva ha sede in casa zaccheo, una residenza per persone indigenti, inaugurata nel novembre del 2018. La struttura di via di Porta Romana, voluta da mons. Angelo Spina, già vescovo di Sulmona, ospita al piano terra gli uffici della caritas, una cappella realizzata da un volontario con materiali di recupero, un emporio della solidarietà per la distribuzione di cibo e altri generi di prima necessità, servizio docce, lavanderia e guardaroba, mentre il dormitorio da otto camere per 12 posti letto, divisi fra donne e uomini, è collocato al primo piano. La struttura, che sorge sull’ex casa dello studente, che dall’avvio del cantiere del 19 novembre 2016 è stata demolita per fare spazio alla nuova residenza antismica e con tanto di terrazzo e orto esterno, è costata 762mila euro, 500mila dei quali arrivati dalla CEI e il resto dalle donazioni dei privati e dall’otto per mille.

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