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L’AQUILA – Il Tribunale per i minorenni dell’Aquila ha tolto la patria potestà alla madre di una minore abusata dal suo compagno in un’abitazione del Centro Abruzzo. I giudici aquilani hanno accolto l’istanza dell’avvocato del padre naturale e hanno fissato l’udienza per il prossimo 11 ottobre al fine di decidere sull’affidamento della bimba che, nelle prossime ore, sará trasferita in una struttura protetta. E’ stato inoltre chiesto l’emissione di un divieto di avvicinamento a carico della madre che risulta indagata nell’inchiesta condotta dalla Procura della Repubblica di Pescara e dai Carabinieri che hanno arrestato la scorsa settimana in flagranza di reato un 43 enne, compagno della donna. A far scattare le indagini è stato il padre naturale della minore. L’indagato è stato incastrato grazie alle telecamere e alle cimici piazzate in casa dai Carabinieri, che sono intervenuti in tempo reale, arrestandolo in flagranza di reato. La minore aveva parlato delle attenzioni morbose dell’uomo ad un’amichetta e quest’ultima ha riferito tutto al padre naturale della bimba che ha denunciato l’accaduto. Sono così scattate le indagini, da cui è emerso che le attenzioni dell’uomo, un pluripregiudicato, nei confronti della ragazzina sono andate avanti per circa un anno: dall’estate 2022 a quella del 2023. Nei giorni scorsi, i carabinieri, dopo aver installato le telecamere in casa, hanno assistito alla violenza in diretta e sono subito intervenuti, trovando l’uomo mentre si tirava su i pantaloni della tuta. Il 43enne ha reagito ai militari e, infatti, deve rispondere anche del reato di oltraggio. L’uomo, che nel corso dell’interrogatorio di garanzia ha negato tutto, si trova ora in carcere.

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