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SULMONA – Lavori pubblici senza imprinting, Cogesa nel caos con un quadro politico e giuridico senza precedenti storici, urbanistica ferma soprattutto in quelle zone della città che meriterebbero un occhio di riguardo, turismo e cultura a bassa velocità con l’esclusione della candidatura a capitale italiana che pesa come un macigno. Perfino per il Carnevale ci si è dovuti affidare all’ex “competitor”. Dal dibattito pubblico e dalla dialettica politica sembrano inoltre scomparse due parole magiche: lavoro e sanitá. Silenzio totale. L’asse della riqualificazione del territorio si va sempre più delocalizzando. A Bugnara si parla di contrasto allo spopolamento mentre Pratola chiede aiuto al Prefetto sul fronte della sicurezza. Il quadro desolante ha spinto la maggioranza consiliare di Palazzo San Francesco a guardarsi dentro. Una verifica sul piano politico per rileggere il percorso finora compiuto e capire come, se e con chi andare avanti. Una richiesta partita da più fronti poiché l’intesa della coalizione Liberamente Sulmona, uscita vittoriosa dalle urne, si è persa con il passare nel tempo. Almeno su alcuni temi. Inutile nascondersi dietro ad un dito. In questi giorni si svolgeranno quindi le “consultazioni” dei vari gruppi consiliari per ripensare le modalità di fare politica. L’obiettivo di rimuovere certe posizioni “intoccabili” per dare un segnale di discontinuità con quel modus operandi che l’attuale amministratore comunale ha voluto scardinare con la vittoria delle scorse elezioni amministrative. Verifica potrebbe significare sicuramente riesaminare gli assenti di Giunta, azzerare completamente l’esecutivo e rivedere qualche posizione, a partire dal vice sindaco. “Con ciò non significa che gli assessori dovranno essere sostituti. Va ripensata la modalità”- spiega qualche esponente di maggioranza. A Sbic è stato affidato il compito di mediare e fare una sintesi. Con lo scopo finale di governare e non più o non solo “galleggiare”

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