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Addio al simbolo della cultura e della medicina. È morto questa mattina nella sua abitazione il professore Paolo Spigliati, che nel luglio scorso aveva compiuto 102 anni. Spigliati era nato il 30 luglio 1919, a Firenze. Nel novembre scorso aveva ricevuto la visita e l’omaggio dell’Ordine provinciale dei Medici, con il presidente Maurizio Ortu ed il componente del direttivo dell’Ordine, Maurizio Proietti, dopo aver pubblicato una ponderosa opera dedicata alla storia del Cristianesimo. Luminare della scienza medica, annoverato tra i protagonisti della storia della sanità, pioniere della chemioterapia nelle malattie oncologiche, negli anni Cinquanta, Spigliati è stato anche uomo di rilevante statura culturale, autore di importanti pubblicazioni scientifiche e di antropologia culturale, promotore di associazioni che sono la storia della città, come la Camerata Musicale Sulmonese. Spigliati fu anche insignito di riconoscimenti di primissima importanza, come il Melvin Jones del Lions Club ed altri attribuitigli da Unicef, associazioni professionali, istituti universitari. Spigliati che a lungo è stato in servizio nell’ospedale dell’Annunziata, come primario medico, indossando il camice bianco nelle corsie da giovanissimo, è stato un sulmonese d’adozione, dagli anni Sessanta. Con la sua scomparsa la città perde un suo protagonista ed un uomo di alta levatura culturale e morale.

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