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SULMONA – Prima avrebbe fermato la Polizia in centro storico e poi si è recato personalmente nel Commissariato Ps di Sulmona per chiarire che, quella sera, non aveva minacciato nessuno. Il 31 enne sulmonese, aggredito con un’accetta nella centralissima piazza Garibaldi lo scorso venerdì, affida alla Polizia le sue dichiarazioni spontanee all’indomani del violento e grave episodio, chiarendo che non vi sarebbe stato alcun fattore scatenante della lite né avrebbe minacciato il figlio dell’indagato come emerso dalle informali dichiarazioni rilasciate dal 50 enne agli inquirenti. “E’ una ricostruzione che mi lascia interdetto perchè non vado in giro a minacciare i ragazzini”- si è sfogato il giovane che, nonostante il chiarimento, non ha voluto sporgere querela nei confronti del suo aggressore, deferito all’autorità giudiziaria dalla Polizia e indagato per le lesioni personali aggravate e porto abusivo di arma atta ad offendere. Erano le 18 dello scorso venerdì quando tra i due sarebbe scoppiata la lite. Prima parole forte e poi minacce di morte. A quel punto il 31 enne sarebbe stato colpito quattro volte con l’accetta dall’uomo di mezza età che il giorno seguente avrebbe consegnato l’arma alla Polizia, come forma di collaborazione, spiegando che si era trattato di una reazione istintiva. Le indagini vanno avanti per capire se dietro l’aggressione possa esserci una punizione o qualcos’altro.

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