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SULMONA – Avevano aperto una società, una partita Iva e perfino alcune attività commerciali tra Popoli e Francavilla al Mare, sostituendosi ad altri soggetti, traendo così in inganno la stessa Agenzia delle Entrate. Protagonista della vicenda giudiziaria sono tre soggetti, tutti residenti fuori regione, finiti a giudizio dopo la fissazione dell’udienza da parte del giudice predibattimentale del Tribunale di Sulmona, Francesca Pinacchio. I fatti sono avvenuti a Sulmona tra il 2020 e il 2022. Dagli atti d’indagine era venuto fuori che, tramite utilizzo di partite iva o codici fiscali ottenuti con dati identificativi altrui senza poi pagarne le relative rate, gli imputati si erano attribuiti la falsa qualità di ben 52 persone davanti all’Agenzia delle Entrate per procedure con l’apertura di partita iva e codice fiscale a loro nome e consegnando copia del documento d’identità degli stessi nonchè una falsa delega. Gli operatori dell’Agenzia venivano quindi tratti in errore. A smascherare il sodalizio fu la Guardia di Finanza che denunciò quattro persone. Di queste tre andranno a processo, dal momento che nell’udienza filtro l’accusa è stata ritenuta solida per essere sostenuta in giudizio, e per una si procederà con la messa alla prova. L’inchiesta era scaturita dalla denuncia delle persone offese, più di cinquanta, di cui molte residenti nella zona

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