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SULMONA – Il rischio di cadere nella “rete”, nel vero senso della parola, è assai frequente. Per questo contro il dilagare del fenomeno del bullismo e cyberbullismo, i Carabinieri hanno fatto scuola di legalità agli alunni della classe quinta della scuola primaria Di Stefano. Perché sin dall’età dell’infanzia è necessario promuovere la cultura della prevenzione per strutturare il percorso di crescita dei più giovani. L’incontro si è tenuto nei giorni scorsi alla presenza del Capitano della compagnia dei Carabinieri di Sulmona, Toni Di Giosia e del Comandante della locale stazione, il maresciallo Luigi Lucente. Dal bullo alla vittima, passando per la “maggioranza silenziosa” dei coetanei che spesso assistono passivamente. La diffusione del fenomeno tra giovanissimi e ragazzi ha trovato terreno fertile durante la pandemia quando lo schermo è diventato il principale strumento della comunicazione ma anche una trappola o una barriere. Da qui la campagna di prevenzione dei militari nelle scuole che ha come obiettivo quello di stimolare una riflessione sulle conseguenze psicologiche e fisiche, promuovendo un uso consapevole delle tecnologie informatiche, soprattutto riguardo all’inserimento in rete di dati personali e foto private.

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