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SULMONA – In queste ore in città non si parla d’altro. Le vicende che hanno portato alle dimissioni dei consiglieri del Cda dell’ex Casa Santa e del Direttore continuano a tenere banco. In molti si interrogano sul futuro di uno degli enti sovracomunali più importanti che appartengono al patrimonio sulmonese e non solo. Se la Regione prende tempo, nel senso che deve ancora pianificare i tempi di ricostituzione del Cda, proprio in queste ore sta partendo una raccolta firme per la Presidente in carica Catia Puglielli. I promotori dell’iniziativa sono in gran parte i cittadini che non hanno digerito l’evoluzione della vicenda ma, fra essi, ci sono anche alcuni dei dipendenti dell’ex Casa Santa dell’Annunziata. Intorno alla Puglielli cresce quindi la solidarietà grazie a una parte del personale e della popolazione, al di là dell’effetto e del valore legale che può assumere una raccolta firme in questo momento. Si attende intanto che la Regione sciolga il nodo dell’Asp numero due della provincia dell’Aquila per superare una situazione di impasse. Al momento la Presidente ha le mani legate e ieri in conferenza stampa ha chiesto l’individuazione di una soluzione a stretto giro, dopo aver inviato una relazione di cinque pagine alla Regione Abruzzo che racchiude la serie di obiettivi centrati in soli tre mesi: il ripristino del suono delle campane dell’Annunziata, l’unificazione giuridica, contabile e amministrativa dell’ente, una riduzione della spesa di 100 mila euro e il piano delle assunzioni gestite col Centro per L’impiego. Manca all’appello la convenzione col Comune per la gestione del Palazzo dell’Annunziata. Ma lì è l’ex Casa Santa che avanza circa 77 mila euro da Palazzo San Francesco.

Andrea D’Aurelio

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