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“Al momento non c’è alcun imminente bando per l’assunzione di personale, ma solo la volontà di risolvere lo stallo che riguarda le selezioni già avviate e da lì ricalibrare il fabbisogno del personale per i prossimi anni”. È questa la posizione di Cogesa Spa sulle contestate assunzioni. Nel corso dell’ultima riunione di ieri sono termina ti gli incontri con i Sindaci Soci per l’illustrazione del bilancio previsionale e della mission aziendale che vorrà dare la nuova governance alla Società il presidente del CdA Nicola Guerra ha fatto chiarezza. “Cogesa è un’eccellenza di questo territorio e di tutta la regione – interviene il presidente Guerra per conto del Cda – e per noi dovrà tornare a recitare un ruolo fondamentale nel campo dei servizi ambientali e del risparmio energetico. Per farlo sarà necessario strutturare la Società con una rinnovata organizzazione interna, all’interno della quale si dovrebbe prevedere anche la fondamentale figura di un direttore generale: tale figura è prevista, peraltro, nello statuto e va vista come organo di garanzia per i Soci, per il sistema bancario e per le altre istituzioni con cui ci rapportiamo quotidianamente. Chiaramente la scelta finale spetterà ai Sindaci che potranno anche posticipare ad un prossimo futuro l’eventuale nomina; siamo sicuri, comunque, che qualunque cosa sceglieranno sarà fatto per il bene della Società e del territorio, che è il principio che guida il nostro Cda. Riteniamo, inoltre, opportuno specificare che al momento non c’è alcun imminente bando per l’assunzione di personale, ma solo la volontà di risolvere lo stallo che riguarda le selezioni già avviate e da lì ricalibrare il fabbisogno del personale per i prossimi anni”.
Tra le necessità imporre una incisiva riduzione dei costi su forniture e sedi dislocate che torneranno nella sede principale sulla Statale 17 (come i Servizi e l’Officina), anche per una maggiore valorizzazione dell’immobile, oltre che il minor ricorso alla somministrazione e l’internalizzazione dei servizi, tra cui quello dedicato ai rifiuti Covid. Di pari passo si procederà con gli investimenti sugli impianti, ad impatto energetico zero grazie all’uso del fotovoltaico e alle molteplici opportunità del sisma bonus. Cogesa, poi, conferma la sua vocazione di società al servizio dei Comuni e dei cittadini e per questo per gli enti che ne faranno richiesta sarà possibile strutturare un sistema di bollettazione della Tari in sei rate per andare incontro ai contribuenti, oltre che la manutenzione del verde in modo continuativo e non più con servizi spot come fatto finora.
Il piano di investimenti realizzato prevede il revamping (potenziamento) dell‫’‬impianto Tmb (Trattamento meccanico biologico). Con una migliore selezione del rifiuto indifferenziato in ingresso diminuirà fino a quasi azzerarsi il rifiuto da conferire in discarica, allungandone la durata utile anche grazie all’entrata in funzione del macchinario che produce Css (Combustibile solido secondario). Sono previsti, infine, lavori di adeguamento di 2 milioni di euro di Fondi Fsc 2014/20 sulla piattaforma per la valorizzazione dei materiali conferiti con il porta a porta, un impianto per il trattamento dell’organico e per la produzione di biometano. “Saranno tutte cose che condivideremo con i Soci – concludono dal Cda – a noi spetta il compito di fornire un indirizzo sulle scelte che restano di competenza dei Sindaci, che ringraziamo per la collaborazione e l’attenzione mostrate finora”. (Red)

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