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SULMONA – Era finito sotto processo per porto illegale in luogo pubblico di armi comuni da sparo nonché detenzione di esplosivi, armi e munizionamento da guerra. Ma l’incubo si è chiuso per un pensionato di 78 anni, residente a Bagnaturo, assolto questa mattina dal collegio del Tribunale di Sulmona I fatti fanno riferimento al giugno del 2018 quando l’anziano fu arrestato in flagranza di reato dai Carabinieri per poi essere rilasciato, nel giro di un paio di giorni, con l’obbligo di firma. Dopo una segnalazione fatta al numero di Pronto Intervento 112, da parte di alcuni cittadini che avevano udito degli spari provenienti da una zona isolata nei pressi di Bugnara-Anversa, i Carabinieri sorpresero l’imputato cacciatore, mentre si stava esercitando con un fucile da caccia, tirando al bersaglio a delle sagome costruite artigianalmente. Il tutto nei pressi di una stazione ferroviaria dismessa. I militari sequestrarono il fucile, un’altra carabina e le munizioni rinvenute sul posto e le altre 80 armi da caccia, tutte regolarmente denunciate come le due carabine sequestrate, trovate nella sua abitazione di Bagnaturo. Nelle pertinenze della casa di residenza furono rinvenute diverse munizioni da guerra, alcuni residui bellici di bombe a mano, migliaia di cartucce irregolarmente detenute e 30 chilogrammi di polvere. L’avvocato difensore, Luca Tirabassi, ha spiegato che quell’esercitazione si stava svolgendo in luogo privato nonché in condizioni di massima sicurezza e che la detenzione di polvere da sparo altro non era che il frutto di un accumulo nel corso degli anni per collezionismo. Come pure gli ordini bellici rinvenuti erano innocui tant’e che la contestazione di detenzione di munizioni da guerra era stata già derubricata in detenzione di munizioni comuni. Nel corso del processo le accuse non hanno trovato riscontro. Per il 78 enne arriva l’assoluzione. Il fatto non sussiste

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