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SULMONA – Si erano rivolti al Tribunale con estrema urgenza per essere rimasti bloccati in casa per la neve accumulata davanti al passo carrabile del loro villino. Ma il giudice non solo ha rigettato il ricorso, nella forma e nella sostanza, ma li ha condannati anche a pagare le spese di lite in favore del Comune di Sulmona, per oltre 2 mila euro. La storia è quella di una coppia di anziani sulmonesi, residenti in via Lamaccio, che hanno chiesto “grazia” e alla fine hanno ottenuto doppia giustizia. I due, dopo le precipitazioni nevose dello scorso gennaio che avevano creato più di una criticità sul territorio comunale, avevano depositato ricorso d’urgenza contro il Comune poichè i mezzi spazzaneve avrebbero depositato la coltre bianca proprio davanti al passo carrabile della loro villa, ottenuto peraltro con il pagamento della tassa comunale, facendo venir meno il diritto al passaggio. Nello specifico i i ricorrenti lamentano che, a causa degli accumuli di neve presenti dinanzi al loro cancello, gli stessi, anziani e privi di parenti in città, sono stati impossibilitati ad uscire dal loro cancello al fine di essere sottoposti ad esami e trattamenti medici. Un ricorso d’urgenza che, secondo il giudice Marta Sarnelli, non può trovare accoglimento. Innanzitutto perchè “la circostanza che i ricorrenti siano titolari di passo carrabile non determina, in capo agli stessi, alcun diritto nei confronti dell’ente comunale a che sia garantito il passaggio nonostante la presenza di qualsivoglia ostacolo diverso da un veicolo in sosta”. E ancora, si legge nell’ordinanza della Sarnelli, “non risulta provato che i ricorrenti, stante l’impellente bisogno di lasciare la propria abitazione con l’autoveicolo dal cancello presuntivamente occupato dagli accumuli di neve, abbiano allertato gli uffici comunali o altre autorità per l’intervento urgente presso la propria abitazione al fine di rimuovere l’ostacolo da loro non autonomamente rimosso a causa della loro età e delle condizioni di salute”. Da qui il rigetto del ricorso d’urgente e la condanna per gli anziani a pagare, in favore del Comune rappresentato in giudizio dall’avvocato Valeria Palma, le spese del procedimento che ammontano a 2026 euro.

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