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SULMONA – L’affare dell’archivio si era chiuso lo scorso 25 maggio con una transazione di 31 500 euro per porre fine a un lungo braccio di ferro andato avanti per anni. Ma per un contenzioso che si è risolto, ne è sorto un altro di carattere amministrativo, davanti al Tribunale regionale. Il Tar ha respinto nei giorni scorsi l’istanza cautelare richiesta dalla Cisia Progetti Srl riguardo la sospensione e l’annullamento della determina di affidamento del servizio di trasferimento, sanificazione, ricognizione, riordino, inventariazione, custodia e gestione dell’archivio comunale. Si tratta della gara per la presa in carico dell’ex archivio di Palazzo Mazzara, di proprietà di un ex dipendente comunale, che era diventato una vera e propria discarica. Per la “bonifica” si è reso necessario ricorrere alla manifestazione d’interesse che si è chiusa con l’aggiudicazione in favore di Cini Spa. Ma l’impresa ricorrente, che ha partecipato alla fase selettiva, ha avanzato una serie di doglianze sottoposte all’attenzione dei giudici amministrativi, ovvero la verifica dei costi di manodopera, l’offerta tecnica ed economica, la documentazione amministrativa ed altri aspetti prettamente tecnici come l’obbligo di comunicazione relativo alla sostituzione del rappresentante legale che è stato adempiuto- ricorda il Tar- prima dell’aggiudicazione. I giudici hanno quindi respinto la richiesta di sospensiva e hanno fissato per il prossimo 20 ottobre l’udienza di merito, per esaminare nel dettaglio la tesi dell’impresa ricorrente. (a.d’.a.)

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