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PRATOLA PELIGNA – Sarà eseguita domani, venerdì 12 maggio, l’autopsia sul corpo di Sandra Presutti, la 61 enne di Pratola Peligna, morta in ospedale dopo essere precipitata dal balcone di casa della sua abitazione. Lo ha deciso il Sostituto Procuratore della Repubblica di Sulmona, Stefano Iafolla, che conferirà l’incarico all’anatomopatologo, Ildo Polidoro, per procedere con l’operazione peritale. Un esame che la Procura ha voluto disporre dopo aver acquisito le risultanze dei primi accertamenti svolti sul luogo della tragedia dai Carabinieri della stazione di Pratola Peligna. Con l’autopsia si arriverà a stabilire l’esatta causa del decesso e a far luce su tutte le fasi dell’immane tragedia che ha scosso e non poco l’intera comunità. Stando alla prima ricostruzione la donna, poco prima delle 21, sarebbe precipitata dal balcone del terzo piano, facendo un volo di circa dieci metri, attutito in parte da altri balconi e dalla recinzione della palazzina. Immediati i soccorsi prestati sul posto dai sanitari dell’equipaggio 118 che hanno trasportato la donna in ospedale in regime d’urgenza. Troppo gravi i traumi riportati dalla caduta. Il suo cuore si è spento poco dopo le tre della scorsa notte. Sul caso è stato aperto, per prassi, un fascicolo contro ignoti, necessario per svolgere i vari accertamenti. Gli investigatori ritengono possa trattarsi di gesto volontario ma per chiudere il cerchio sarà svolta l’autopsia nella giornata di domani (venerdì. ndr). La salma sarà riconsegnata ai familiari dopo l’esame autoptico per la celebrazione delle esequie che, si apprende dal post sui social pubblicato dai familiari, sono state fissate per lunedì 15 maggio alle 15.30 presso Santuario della Madonna della Libera. La camera ardente sarà allestita nella mattinata del 15, a partire dalle 8, presso la Casa Funeraria Di Luzio. La donna era molto conosciuta nella cittadina per essere stata a lungo tempo avvocato del foro di Sulmona prima di dedicarsi all’insegnamento presso l’Istituto Agrario. Intere generazioni sono cresciute con il suo sorriso che la morte di certo non spegnerà. Tra i vari messaggi di cordoglio, spicca quello di uno studente. “Non sei stata solo la nostra prof, ma molto di più. Sei stata un’amica, una confidente, ma soprattutto ci lascia in eredità uno dei lavori più importati della vita: la lealtà”. Quanto basta per rendere l’idea sul dolore collettivo. Un pezzo di cuore che si stacca.

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