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PRATOLA PELIGNA – “Senza i laboratori viene leso il nostro diritto allo studio. Chiediamo tempi certi per il ripristino e l’adeguamento. Una voce sola non è efficace ma centinaia di voci lanciano sicuramente un segnale alle istituzioni”. Così la lista di studenti candidata alla rappresentanza dell’Iti di Pratola Peligna che ha aperto la protesta, scattata per via dell’assenza di un cronoprogramma certo e definito sui lavori da effettuare sulla palestra e sui laboratori dell’istituto, interdetto parzialmente per via degli ultimi carotaggi. La protesta si è svolta in forma statica nella zona retrostante dell’edificio scolastico (all’interno del perimetro della scuola) per via dell’assenza delle necessarie autorizzazioni per lo svolgimento dello sciopero in forma itinerante. Cambia la forma ma non la sostanza della protesta. Il progetto esecutivo per la messa in sicurezza delle scale di emergenza sarà pronto a breve e restituirebbe due piani alla scuola. Lì, non prima di un mese, potrebbero essere trasferiti i laboratori di chimica ed elettronica mentre i tempi restano incerti per meccanica, il laboratorio più importante ai fini della didattica che risulta fortemente lesa come ribadito dagli studenti. “Questo è solo un primo step. Nel caso in cui non arrivassero delle risposte in tempi brevi siamo pronti ad allargare la nostra protesta davanti ai cancelli della Provincia”-avvertono gli studenti. In 250 circa si sono radunati dietro la scuola mentre il resto ha disertato le lezioni. Un segnale chiaro come si diceva affinché la scuola torni ad essere tale.

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