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SULMONA – Torna l’affanno pediatri sul territorio. Già da domani il dottor Cercone sarà collocato a riposo. Lo stesso accadrà la prossima settimana per un’altra unità. Nessuna comunicazione ufficiale, da parte dell’azienda sanitaria, è pervenuta alle famiglie sulla continuità della gestione dei piccoli pazienti. Si tratta di 1400 utenti dell’area peligno sangrina. Per questo il Tribunale per i diritti del Malato, per il tramite della sua coordinatrice Catia Puglielli, torna ad alzare la voce per l’erogazione del servizio sul territorio. “La Regione come organo di controllo e la Asl come azienda sanitaria devono adottare per tempo tutte le procedure volte a garantire la continuità e l’efficienza del servizio”- incalza Puglielli dal suo Tdm, lamentando ancora una volta il modus operandi adottato dall’azienda che non garantisce stabilità alle famiglie, vista l’assenza di comunicazione istituzionale. Il timore del Tdm è che il nuovo pediatra, non conoscendo il territorio, non sia messo in condizione di conoscere la storia clinica del paziente con una rimodulazione degli orari nel distretto di base. Un film già visto che non può essere replicato. Peggio ancora se tale situazione comporterà il sovraccarico di accessi in ospedale con tutte le conseguenze del caso per il sistema. Fonti vicine alla Asl rassicurano sulla regolarità e continuità del servizio che non subirà vacanze o interruzione viste le unità reclutate. Ma nessuna indicazione al momento è arrivata all’utenza.

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