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SULMONA – Una battaglia ideologica che ha fatto scattare la protesta anche a Sulmona. C’è preoccupazione dopo la sentenza della Cassazione sullo stop alla versione light della cannabis. E il primo Grow Shop, aperto un anno fa da Giacomo Ruscitti e Marco Di Paolo, ha abbassato la saracinesca per tutta la giornata di sabato. Il motivo? E’ tutto scritto nel cartello esposto dai gestori. “Alla luce della sentenza della cassazione del 30 maggio”- si legge- “i lavoratori, dipendenti, investitori, cittadini, del comparto cannabico rivendichiamo la liceità della pianta certificata appartenente alla famiglia botanica cannabis sativa linneus”. La Corte di Cassazione non legittima infatti la commercializzazione dei prodotti e vendere i derivati del fiore di cannabis è interpretabile come reato, secondo quanto sancito dalle legge 309 /90. La decisione conferma anche la legittimità dei sequestri penali degli ultimi giorni avvenuti in Italia. Si resta in attesa di conoscere le motivazioni della sentenza che ha creato subito agitazione. I commercianti di tutta Italia hanno dato via alla class action e anche da Sulmona si sono uniti alla rivolta. “Dovendo tutelare le nostre attività lavorative, sussistenza per migliaia di famiglie italiane, abbassiamo la serranda”- si legge nel cartello che è stato l’osservato speciale delle ultime 48 ore in corso Ovidio sud. “Tutto questo è assurdo”- commenta Giacomo Ruscitti che ha aperto l’attività assieme a Marco, malato di sclerosi multipla, il primo in Italia a poter usare gratuitamente la canapa a scopo terapeutico. Nel 2010 ha vinto la sua causa con la giustizia. Da lì nasce il progetto che ha portato entrambi ad acquisire tecniche e competenze utili per poterla vendere e coltivare. E mentre la politica si divide, tra chi agita la decisione della Cassazione di poche e sibilline righe contro la cannabis light come uno strumento per chiudere gli shop e chi ritiene che invece imponga di mettere mano a una legge più chiara, commercianti e rivenditori pensano a come resistere.

Andrea D’Aurelio

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