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SULMONA – Non solo le forze politiche ma anche il comitato scuole sicure sembra preoccupato per la decisione del governo pentaleghista di smantellare il Dipartimento di Casa Italia. Si riaccende così la fibrillazione dei genitori che da tempo chiedono più sicurezza in città, soprattutto nelle scuole. “Come spesso accade le cose che funzionano, che possono essere efficienti e funzionali alla sicurezza, vengono eliminate”- interviene il comitato spiegando che le misure individuate nella scorsa legislatura prevedevano degli interventi contro il dissesto idrogeologico, ma anche la messa in sicurezza delle scuole. “Interventi preziosi, di prevenzione e soldi ben spesi”- proseguono i genitori che esprimono tutto il loro dissenso per questa scelta del governo e auspicano “che vengano studiate, in sostituzione, altre misure che garantiscano interventi, controlli e studi di settore, in favore della sicurezza delle scuole italiane, troppo spesso abbandonate e dimenticate fino alle prossime tragedie”. La senatrice pentastellata sulmonese ha spiegato che il Dipartimento ha prodotto poco o nulla. Da qui la decisione di sopprimerlo. Ma politica e comitati hanno già iniziato la rivolta mentre, su questo punto, la maggioranza a Palazzo San Francesco torna a dividersi. E’ stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso dopo l’uscita del consigliere Fabio Pingue e il botta e risposta con Sulmona al Centro.

Andrea D’Aurelio

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