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SULMONA – Solo cinque sono le case parto intraospedaliere realizzate in Italia e a Sulmona l’obiettivo è di potenziare il reparto di ostetricia e ginecologia. Il gruppo consiliare di Sulmona Bene in Comune rilancia la proposta con un ordine del giorno presentato dal consigliere Maurizio Balassone approvato nei giorni scorsi dall’assise civica. Ora l’argomento è al vaglio della commissione welfare per precisare le modalità di intervento dell’amministrazione a sostegno della Asl nella procedura di adozione dell’iniziativa. “Si tratta di attivare da parte della Asl”- spiegano da Sulmona Bene in Comune- “una nuova struttura che permetta alla donna di partorire in ambiente assolutamente familiare, circondata non solo da personale specialistico di fiducia, ma anche e soprattutto dai familiari e da quanti lei ritenga di far partecipare all’evento”. Un forte apprezzamento per la proposta è arrivato anche dagli addetti ai lavori e da una serie di figure professionali intervenute nel corso di un incontro pubblico organizzato da Sbic. L’iniziativa si inquadra in una positiva strategia di rafforzamento dell’attività del punto nascita del presidio ospedaliero di Sulmona che già ha fatto registrare un’inversione di tendenza con tre mesi da record. Sono nati 69 bebè in soli 86 giorni.

Andrea D’Aurelio

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